Un
laboratorio Percorsi di Mediazione finanziato da Le Chiavi della Città in una classe II di una Scuola
secondaria di primo grado di Firenze è stata l’ottima occasione per parlare
insieme di rabbia e bullismo.
Non
soltanto fornendo delle nozioni teoriche, ma portandoli a riflettere e a
condividere esperienze e riflessioni che riguardano la loro vita quotidiana.
Abbiamo parlato insieme della loro rabbia, di come si scatena e
manifesta.
La
rabbia è un’emozione spesso temuta anche dagli adulti, per cui permettere ai
ragazzi di discuterne in gruppo è un modo per insegnare loro che è possibile
parlare anche delle emozioni più “pericolose”: di quelle che a loro – ma non
solo – appaiono più esplosive e incontrollabili.
Abbiamo
riflettuto insieme su quale sia la funzione principale della rabbia, giungendo
alla conclusione che può darci l’energia e la forza necessarie per cambiare le
situazioni che non ci fanno stare bene. Del resto, quali diritti civili avremmo
conquistato senza un po’ di rabbia?
Dopo
questa riflessione i ragazzi sono stati divisi in coppie che si sono
intervistate a vicenda ponendosi tre domande:
-
Cosa ti fa arrabbiare?
- Cosa fai di solito quando ti arrabbi?
-
Cosa potresti fare di diverso?
Grazie
alle risposte dei ragazzi, abbiamo potuto stilare una lista di strategie di
gestione della rabbia che già utilizzano o che potrebbero utilizzare:
strategie distruttive, che quindi “distruggono” noi e le nostre relazioni, e
strategie costruttive, che ci permettono di sfruttare al meglio il potere
trasformativo della rabbia.
Abbiamo
inoltre esplicitato che sarebbe irrealistico, anche controproducente,
pretendere di gestire le nostre emozioni in ogni occasione e situazione: a
volte le emozioni vanno semplicemente vissute. Quando ci rendono la vita
difficile, però, può avere senso pensare a delle strategie per viverle in
maniera più funzionale.