All’inizio potevano diventare mediatori tutti, o quasi.
Con qualsiasi laurea, addirittura senza se iscritti a un ordine. Risultato: migliaia di mediatori formati. Poi, però, le mediazioni scarseggiano: previsioni sbagliate, scarsa cultura, mancate comparizioni o la combinazione di tutto questo. Contemporaneamente i criteri per fare i mediatori diventano più stringenti: 20 tirocini in due anni (anche se le mediazioni finalizzate alla conciliazione continuano a latitare), attribuzione dei procedimenti in base alle competenze e all’esperienza professionale. Cioè l’esperto commercialista mediatore non potrà mediare una controversia di condominio, a meno che, come ho sentito dire dal responsabile di un organismo, non abbia fatto l’amministratore immobiliare (in una vita precedente!). Quando mi addentro in queste elucubrazioni, mi viene sempre in mente uno dei più famosi mediatori, William Ury, antropologo, o ancor meglio Jacqueline Morineau, che dopo gli studi in archeologia classica si specializza in numismatica greca….probabilmente avrà mediato centinaia di controversie relative alle attribuzioni delle scoperte di qualche tetradracma! Ma torniamo in Italia, dove abbondano i mediatori e scarseggiano le mediazioni. Se questi mediatori in potenza hanno assimilato lo spirito della mediazione, aumentando le loro competenze nel gestire dei conflitti e indagare gli interessi, forse potranno essere più utilmente impiegati in ambiti più ampi della mediazione civile e commerciale. Sì, ma quali?
Con qualsiasi laurea, addirittura senza se iscritti a un ordine. Risultato: migliaia di mediatori formati. Poi, però, le mediazioni scarseggiano: previsioni sbagliate, scarsa cultura, mancate comparizioni o la combinazione di tutto questo. Contemporaneamente i criteri per fare i mediatori diventano più stringenti: 20 tirocini in due anni (anche se le mediazioni finalizzate alla conciliazione continuano a latitare), attribuzione dei procedimenti in base alle competenze e all’esperienza professionale. Cioè l’esperto commercialista mediatore non potrà mediare una controversia di condominio, a meno che, come ho sentito dire dal responsabile di un organismo, non abbia fatto l’amministratore immobiliare (in una vita precedente!). Quando mi addentro in queste elucubrazioni, mi viene sempre in mente uno dei più famosi mediatori, William Ury, antropologo, o ancor meglio Jacqueline Morineau, che dopo gli studi in archeologia classica si specializza in numismatica greca….probabilmente avrà mediato centinaia di controversie relative alle attribuzioni delle scoperte di qualche tetradracma! Ma torniamo in Italia, dove abbondano i mediatori e scarseggiano le mediazioni. Se questi mediatori in potenza hanno assimilato lo spirito della mediazione, aumentando le loro competenze nel gestire dei conflitti e indagare gli interessi, forse potranno essere più utilmente impiegati in ambiti più ampi della mediazione civile e commerciale. Sì, ma quali?
Nessun commento:
Posta un commento