Dalla IV di copertina del libro

Dalla IV di copertina del libro Strategie di Mediazione
Questo è un libro di comunicazione che offre strumenti operativi e concettuali per svolgere meglio il lavoro di mediatore. Un aiuto per il professionista della risoluzione del conflitto che assieme ad indicazioni pratiche, focalizzate sulla comunicazione interpersonale e di gruppo, propone e stimola una riflessione più ampia su concetti di fondo, senza la quale le indicazioni, le ricette da seguire, sarebbero vuote e sorde. La struttura del libro, in 5 capitoli, segue cronologicamente lo sviluppo di un percorso di mediazione: dalla preparazione remota e prossima, all’avvio della mediazione, dall’analisi ed esplorazione del conflitto, all’individuazione di possibili soluzioni, per finire con l’accordo. All’interno del testo si trovano esercizi per il mediatore, mappe mentali e schemi utili al lavoro con le parti. Il libro è arricchito da tre casi reali, frutto dell’esperienza degli autori. La piena fedeltà della dinamica del disaccordo, e del percorso seguito in mediazione, permette al lettore di calarsi nella realtà complessa della risoluzione, potendo meglio cogliere la relazione tra principi generali e caso concreto. Il volume nasce dalla mediazione dei “saperi” e delle conoscenze di 4 persone che, attraverso uno scambio fecondo, offrono il valore aggiunto di ottiche, sensibilità e approcci diversi.

venerdì 17 febbraio 2012

Mediatori o niente?

All’inizio potevano diventare mediatori tutti, o quasi.

Con qualsiasi laurea, addirittura senza se iscritti a un ordine. Risultato: migliaia di mediatori formati. Poi, però, le mediazioni scarseggiano: previsioni sbagliate, scarsa cultura, mancate comparizioni o la combinazione di tutto questo. Contemporaneamente i criteri per fare i mediatori diventano più stringenti: 20 tirocini in due anni (anche se le mediazioni finalizzate alla conciliazione continuano a latitare), attribuzione dei procedimenti in base alle competenze e all’esperienza professionale. Cioè l’esperto commercialista mediatore non potrà mediare una controversia di condominio, a meno che, come ho sentito dire dal responsabile di un organismo, non abbia fatto l’amministratore immobiliare (in una vita precedente!). Quando mi addentro in queste elucubrazioni, mi viene sempre in mente uno dei più famosi mediatori, William Ury, antropologo, o ancor meglio Jacqueline Morineau, che dopo gli studi in archeologia classica si specializza in numismatica greca….probabilmente avrà mediato centinaia di controversie relative alle attribuzioni delle scoperte di qualche tetradracma! Ma torniamo in Italia, dove abbondano i mediatori e scarseggiano le mediazioni. Se questi mediatori in potenza hanno assimilato lo spirito della mediazione, aumentando le loro competenze nel gestire dei conflitti e indagare gli interessi, forse potranno essere più utilmente impiegati in ambiti più ampi della mediazione civile e commerciale. Sì, ma quali?

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