Dalla IV di copertina del libro

Dalla IV di copertina del libro Strategie di Mediazione
Questo è un libro di comunicazione che offre strumenti operativi e concettuali per svolgere meglio il lavoro di mediatore. Un aiuto per il professionista della risoluzione del conflitto che assieme ad indicazioni pratiche, focalizzate sulla comunicazione interpersonale e di gruppo, propone e stimola una riflessione più ampia su concetti di fondo, senza la quale le indicazioni, le ricette da seguire, sarebbero vuote e sorde. La struttura del libro, in 5 capitoli, segue cronologicamente lo sviluppo di un percorso di mediazione: dalla preparazione remota e prossima, all’avvio della mediazione, dall’analisi ed esplorazione del conflitto, all’individuazione di possibili soluzioni, per finire con l’accordo. All’interno del testo si trovano esercizi per il mediatore, mappe mentali e schemi utili al lavoro con le parti. Il libro è arricchito da tre casi reali, frutto dell’esperienza degli autori. La piena fedeltà della dinamica del disaccordo, e del percorso seguito in mediazione, permette al lettore di calarsi nella realtà complessa della risoluzione, potendo meglio cogliere la relazione tra principi generali e caso concreto. Il volume nasce dalla mediazione dei “saperi” e delle conoscenze di 4 persone che, attraverso uno scambio fecondo, offrono il valore aggiunto di ottiche, sensibilità e approcci diversi.

mercoledì 16 marzo 2022

Percorsi di mediazione: STRATEGIE DI CONTRASTO AL BULLISMO

 

(...segue)

In un successivo incontro, abbiamo parlato di strategie di contrasto al bullismo.

Sono state fornite nozioni teoriche su cosa sia il bullismo, sulle diverse tipologie di bullismo e cyberbullismo e su chi siano i personaggi coinvolti, specificando che nel corso del tempo e nei diversi contesti di vita possiamo ritrovarci a ricoprire ruoli diversi a seconda delle situazioni.

I ragazzi sono poi stati divisi in gruppi: i bulli, le vittime e gli spettatori. Dopo una riflessione e una condivisione sulle emozioni provate dai loro personaggi, hanno cominciato a lavorare sulle strategie. Ogni gruppo ha individuato le strategie che i propri personaggi potrebbero mettere in atto per interrompere il ciclo di prepotenze, violenza e bullismo, mentre altre sono state individuate insieme.

  


Il bullo potrebbe:

- Lavorare sulla gestione della propria rabbia

- Coltivare la propria empatia

- Riflettere sulle conseguenze delle sue azioni (punizioni, isolamento…)

- Sfruttare il proprio carisma per proporsi come leader positivo

- Chiedere aiuto per le proprie difficoltà

- Parlarne con qualcuno

- Riflettere meglio sul proprio comportamento e sulle emozioni sottostanti

 La vittima potrebbe:

- Cercare di non di restare sola

- Cercare di attirare l’attenzione

- Chiedere aiuto

- Non dare troppa soddisfazione al bullo, nella speranza che non cambi vittima, ma piuttosto atteggiamento

- Coltivare la propria empatia nei confronti del bullo (nella parte precedente del lavoro era emerso che a volte il bullo può nascondere dietro ai suoi comportamenti violenti una forte insicurezza, che riesce a tollerare soltanto imponendo il proprio potere sulla vittima)

- Confrontarsi con qualcuno

- Sfogarsi con qualcuno

- Lavorare sulla propria autostima, in particolare ricordandosi di essere una persona valida, al di là di come il bullo la faccia sentire

- A tal proposito, potrebbe essere utile investire su altri ambiti, per esempio in contesti in cui il bullo non è presente

 

Gli spettatori, infine, potrebbero:

- Denunciare

- Coltivare la propria empatia per mettersi meglio nei panni della vittima

- Chiedere aiuto

- Sostenere e difendere la vittima

- Sdrammatizzare situazioni per evitare che diventino pericolose

- Allontanare la vittima dal bullo

- Integrare la vittima nel gruppo

- Non ridere duranti gli episodi di bullismo

- Aiutare la vittima a chiedere aiuto

- Parlare con la vittima e con il bullo

Per aumentare la consapevolezza e il senso di responsabilità della classe, ci siamo particolarmente concentrati sulle strategie degli spettatori, sottolineando che si tratta del gruppo più numeroso e che con i loro interventi possono depotenziare il bullo e sostenere la vittima.

Grazie alla riflessione sulle loro strategie costruttive di gestione della rabbia e sulle strategie di contrasto al bullismo, i ragazzi hanno avuto la possibilità di percepirsi ricchi di risorse e di sperimentare un senso di auto-efficacia.

Grazie alla condivisione di queste strategie, hanno inoltre avuto modo di prendere in considerazione modalità di gestione di emozioni e situazioni che prima non avevano considerato, incrementando così le proprie competenze socio-emotive.

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